
Il quadro “La Bambina” ha avuto una menzione speciale all’interno del Concorso “Capitombolando”, presso Buccino Antica Volcei. Ciascun artista era libero di interpretare un numero della Smorfia in modo del tutto personale.
L’opera, con una ricercata grande semplicità di segni, di colori e di forme, rappresenta il numero 2 della Smorfia, “‘A Piccerella”, ovvero la bambina.
La particolarità dell’opera risiede nel fatto che il volto della fanciulla rappresentata è stato effettivamente disegnato da una bambina, di 10 anni, mia figlia, su cui sono poi intervenuta, con inchiostro, colori acrilici e con la consistenza materica del bitume, rafforzandone il segno.
L’irrazionalità, acerbità associate tradizionalmente alla bambina nella Smorfia, che vede il fanciullo come un essere incompleto, da formare, ma anche presago di buone novelle, della realizzazione delle attese del sognatore, vengono dunque effettivamente tradotte nel quadro in un segno a sua volta ancora incerto, che allude ad un futuro tutto da definirsi.
Il quadro è dunque tutto giocato nella sensazione di questa attesa di futuro che il volto promette, in un’atmosfera serena data dall’equilibrio dei due colori complementari scelti, il rosso che allude all’amore di cui il bambino è presagio positivo, e il verde, tradizionalmente colore della speranza.
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