Colori forme e suoni nell’astrattismo di Kandinsky

I colori, le forme e i suoni nell’astrattismo di Kandinsky Progetto realizzato da Salvatore Gaeta

Rielaborazione testuale di Valeria Nuzzo

Destinatari Classe V- Scuola primaria G. Rodari di Pagani (SA)
Tempi 3 ore a settimana per 3 Settimane
Metodologia ·  Lezioni interattive volte alla scoperta di nessi, relazioni, regole.

·  Problem solving.

·  Lezioni frontali.

·  Lavori in piccoli gruppi e pair work.

·  Apprendimento cooperativo

Disciplina ARTE E IMMAGINE GEOMETRIA MUSICA

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Vassily Kandinsky, “Improvvisazione 26”, 1912

L’astrattismo propone immagini che non afferiscono in modo diretto alla nostre esperienze visive. Cerca di trasmettere messaggi evitando prestiti dalle immagini a cui i nostri occhi sono normalmente abituati.  Uno dei pionieri dell’astrattismo è stato Vassily Kandinsky, nella sua opera Lo spirituale sull’arte si legge: “Il più ricco insegnamento viene dalla musica. […] La musica è l’arte che non usa i suoi mezzi per imitare i fenomeni naturali, ma per esprimere la vita psichica dell’artista e creare la vita dei suoni.”  Per questo motivo Kandinsky afferma che la pittura ha bisogno di abbandonare le forme per farsi astratta ed esprimere emozioni e non modelli. “Improvvisazione 26” rispecchia pienamente quanto di concettuale c’e nel pensiero dell’autore: le linee nere in evidenza spezzano di netto l’armonia delle curve e delle forme armoniche azzurre, rosse, gialle e verdi, conferendo al quadro un effetto di movimento. Ciò che più attira del quadro sono proprio i colori, la loro libera ma controllata composizione e l’intensità che esprimono. L’azzurro e la sua quiete spezzano la potenza abbagliante del giallo e del rosso. Le linee nere impresse sulle macchie di colore, che si presentano come fossero suoni prodotti dalle corde di uno strumento musicale, accentuano la tensione tra serenità e movimento nevrotico. “Improvvisazione 26” si presenta come una delle opere in cui il pensiero di Kandinsky si manifesta con una forza espressiva notevole: l’equilibrio e il suo contrario, i colori caldi e freddi, i suoni e il caos racchiudono l’essenza dell’essere e, pertanto, fanno di questo lavoro un oggetto che si presta facilmente alle azioni didattiche, applicabili a differenti ordini scolastici sia in riferimento all’educazione all’immagine che all’esplorazione dei nessi intercorrenti tra linguaggi visivi e sonori.

Obiettivi: percepire le caratteristiche principali del quadro, comprendere le differenze tra pittura astratta e figurativa. Riconoscere la differenza tra suoni e rumori, percepire le analogie tra il linguaggio musicale e quello visivo. Saper leggere le immagini ed esprimere lo stato d’animo che suscitano. Riconoscere i codici e gli elementi che contribuiscono alla differenziazione del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore, le forme, il volume, lo spazio. Comprendere la scala cromatica,  distinguere tra colori primari e secondari. Orientarsi nello spazio grafico. Utilizzare creativamente gli elementi del linguaggio visivo per ottenere una semplice composizione libera o guidata. Riprodurre, trasformare, ricomporre immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.

– FASI OPERATIVE –

I Fase

In questa fase si è mostrata l’opera e spiegato alcuni cenni sull’astrattismo. Successivamente sono stati coinvolti i bambini attraverso una serie di domande quali: “Cosa può rappresentare questa macchia?”; “E le linee?”; “Dove sono i colori primari e secondari?”.

Per avvicinare i bambini al concetto dell’astrattismo, sono stati utilizzati colori a tempera e fogli bianchi formato A4. Una volta fatte cadere alcune gocce di colore (a libera scelta del bambino), sono state schiacciate piegando il foglio in due parti. Ottenendo, così, delle figure simmetriche. A questo punto è stato chiesto ai bambini cosa pensavano potessero rappresentare. È stato poi chiesto di completare le figure aiutandosi con pennarelli e pastelli, rendendo il disegno astratto figurativo.

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II Fase

Si è sottolineato che con l’astrattismo  è possibile mettere su tela anche i suoni e le emozioni. Attraverso l’utilizzo della LIM sono stati fatti ascoltare alcuni suoni ai bambini: il suono del vento, lo scorrere dell’acqua, il rumore dei fulmini e quello della grandine. I suoni dolci sono stati associati alle linee curve mentre i rumori alle linee spezzate.

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Quando tutti i bambini hanno capito la differenza tra suoni e rumori è stato chiesto loro di disegnare su un foglio a seguito dell’ascolto di alcuni suoni. Sono stati fatti alternare suoni e rumori per alcuni minuti prima di disegnare su cartoncini bianchi, utilizzando acquerelli per i suoni e colori a cera per i rumori. In questo modo si è ottenuto un disegno astratto.

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III Fase

Avendo compreso le caratteristiche principali dell’astrattismo, ai bambini è stato chiesto di disegnare evitando di seguire le convenzioni tipiche legate alle forme delle cose.

Sono stati rappresentati gli elementi di un qualsiasi paesaggio (invernale, primaverile, estivo…) evitando di seguire la forma reale delle cose. Si è fatto riferimento all’attività precedente, facendo leva sui suoni che un elemento può produrre e lasciandosi guidare dalle emozioni che si prova alla vista di un determinato oggetto collocato nell’ambiente circostante.k6

IV Fase

La parte finale prevede la riproduzione del quadro “Improvvisazione 26” ripercorrendo le attività svolte dalla prima presentazione. I bambini hanno provato a riprodurre, con gli acquerelli, tempere e pastelli, il quadro di Kandinsky. Una volta ottenute le forme principali del quadro, lo hanno completato, per  quanto riguarda le linee, aiutandosi con le dita e dei pennarelli.

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